L’iperplasia o ipertrofia prostatica benigna (IPB) consiste in un aumento di volume della ghiandola prostatica, spesso della sua zona centrale intorno all’uretra prostatica.
È una crescita di tipo benigno, legata all’invecchiamento che può causare la compressione dell’uretra e la conseguente difficoltà della fuoriuscita dell’urina.
I sintomi sono correlati sia alle dimensioni della ghiandola che al tono della muscolatura liscia del collo vescicale, della prostata e della capsula.
Si distinguono due tipi di sintomi:
- ostruttivi: difficoltà ad iniziare ad urinare, intermittenza del flusso, incompleto svuotamento della vescica, sforzo nella minzione, flusso urinario debole
- irritativi: pollachiuria (aumento della frequenza ad urinare), nicturia (aumento della frequenza ad urinare di notte), urgenza e bruciore ad urinare.

La prevenzione rappresenta la migliore arma per una diagnosi precoce, tramite una visita urologica con esplorazione rettale e per avere un quadro più completo:
- l’ecografia della pelvi permette di valutare le pareti vescicali, l’eventuale presenza di diverticoli vescicali, calcoli o ristagno di urina dopo la minzione con la valutazione del residuo post-minzionale (tutte complicanze dell’ipertrofia prostatica benigna)
- PSA (Antigene Prostatico Specifico) totale e free è un esame di laboratorio effettuato con un semplice prelievo di sangue anche senza rispettare il digiuno che se innalzato indica una sofferenza della ghiandola senza distinzione di benignità o malignità (iperplasia benigna, patologia tumorale)
Centro Diagnostico San Pietro a Scafati
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